Standard (EADGBE)

 Ho chiamato l’ospedale al mattino mi han detto che stavi bene di non preoccuparmi

 come al solito hai fatto il cretino qualche osso rotto 3 ore dopo non sanno spiegarmi

 tutti a telefonarsi notizia confermata il giorno della funzione la data fissata

 un telegramma alla mamma scrivendo banalità cercando un vestito nero che nemmeno si ha

e per questo odiarti un po’ cos’è successo nemmeno lo so

adesso non piango ma piano piano io mi rendo conto che

se mi sposo non ci sarai se nasce mio figlio non ci giocherai

 se mi sposo a fare lo scemo al matrimonio non ci sarai

 Le donne tutte dentro in chiesa e gli uomini forti fuori con la sigaretta accesa

 Il bar della piazza serviva vino al mattino una assurda sensazione di evento mondano

 E c’era gente del leonca e c’era gente di brera i fuori tornati da ibiza le coppie da formentera

 Poi esce un sole che pesta e a me girava la testa qualcuno urlava bastardi e giurava vendetta

E in mezzo a questo c’eravamo noi che non dovevamo cadere mai

la dolce illusione scompare mentre io mi rendo conto che

se mi sposo non ci sarai se nasce mio figlio non ci giocherai

 se mi sposo a fare lo scemo al matrimonio non ci sarai

se mi sposo non ci sarai e se arrivo primo non applaudirai

 se mi sposo a fare lo scherzo al prete tu non ci sarai

 Parenti e amici di vecchissima data hanno dato una mano con la bara che si vedeva pesava

 le lacrime arrivavano inaspettate tra gli occhiali da sole i fiori e le camicie sudate

 sui tatuaggi cadeva la disapprovazione di chi serviva alla messa e delle brave persone

 che quando videro la madre finsero dolore che quando uno di noi muore gli facciamo un favore

se mi sposo non ci sarai se nasce mio figlio non ci giocherai

 se mi sposo a fare lo scemo al matrimonio non ci sarai

se mi sposo non ci sarai e se arrivo primo non applaudirai

 se mi sposo a fare lo scherzo al prete tu non ci sarai