Standard (EADGBE)

tocco.

Mi Fa# Si Fa# Mi Fa#

Facciamola finita, venite tutti avanti

nuovi protagonisti, politici rampanti;

venite portaborse, ruffiani e mezze calze,

feroci conduttori di trasmissioni false

che avete spesso fatti

del qualunquismo un arte;

coraggio liberisti, buttate giù le carte

tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese

in questo benedetto assurdo bel paese.

Non me ne frega niente

se anch'io sono sbagliato,

spiacere è il mio piacere,

io amo essere odiato;

coi furbi e i prepotenti

da sempre mi balocco

e al fin della licenza

io non perdono e tocco.

Fa# Si Re#m

Ma quando sono solo con questo naso al piede

Re#7dim Sol#7 Do#m

che almeno di mezz'ora da sempre mi precede

Sol# Mi

si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore

La#m7

che a me è quasi proibito il sogno di

Re#4

un amore;

Re# Sol#m

non so quante ne ho amate, non so

Re#m

quante ne ho avute,

Mi Fa#

per colpa o per destino le donne le

Re#m7

ho perdute

Sol#m7 La

e quando sento il peso d'essere

Sol#m

Sempre solo

La#

mi chiudo in casa e scrivo e

Re#4 Re#

scrivendo mi consolo,

Fa# Si

ma dentro di me sento che il grande

amor[Fa#]e esiste,

Mi Fa#

amo senza peccato, amo ma sono triste

Si Fa#

perché Rossana è bella, siamo così diversi;

Mi Fa# Si Fa#

a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.

Mi Fa# Si

Fa# Mi Fa#

Venite gente vuota, facciamola finita:

voi preti che vendete a tutti un'altra vita;

se c'è come voi dite un Dio nell'infinito

guardatevi nel cuore, l'avete già tradito

e voi materialisti, col vostro chiodo fisso

che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,

le verità cercate per terra, da maiali,

tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;

tornate a casa nani, levatevi davanti,

per la mia rabbia enorme mi servono giganti.

Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco

e al fin della licenza io non perdono e tocco.

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada

ma in questa vita oggi non trovo più la strada,

non voglio rassegnarmi ad essere cattivo

tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo;

dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto

dove non soffriremo e tutto sarà giusto.

Non ridere, ti prego, di queste mie parole,

io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole;

ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora

ed io non mi nascondo sotto la tua dimora

perché ormai lo sento, non ho sofferto invano,

Mi Fa#4

se mi ami come sono, per sempre tuo

Si Fa#

Cirano.

Mi Fa# Si

Fa# Mi Fa#