Standard (EADGBE)

L'uomo che cammina sui pezzi di vetro

 Dicono ha due anime ed un sesso di ramo duro e un cuore

Una luna e dei fuochi alle spalle

mentre balla, balla sotto l'angolo retto di una stella.

Niente a che vedere con il circo, nè acrobata nè mangiatore di fuoco

piuttosto un santo a piedi nudi, quando vedi che non si taglia già lo sai,

ti potresti innamorare di lui, forse sei già innamorata di lui

cosa importa se ha vent'anni, e nelle pieghe della mano, una linea che gira

e lui risponde serio: "E` mia!" Sottintende la vita.

E la fine del discorso la conosci già, era acqua corrente qualche tempo fa

ed ora si è fermato qua.

Non conosce paura, l'uomo che salta e ride sui vetri,

e spezza bottiglie e ride, e sorride perché, ferirsi non è possibile

morire meno che mai e poi mai.

Insieme visitate la notte, che dicono è due anime e un tetto di capanna

utile e dolce, come ombrello teso, tra la terra e il cielo.

Lui ti offre la sua ultima carta, il suo ultimo prezioso

tentativo di stupire, quando dice è quattro giorni che ti amo,

ti prego non andare via, non lasciarmi ferito.

E non hai capito ancora come mai, hai lasciato in un minuto

tutto quel che hai, però stai bene dove stai.

Però stai bene dove stai.